Dal 14 al 15 aprile, la nuova edizione è firmata dal direttore artistico Gaetano Aronica
Dopo il triste capitolo della pandemia, l’Associazione ‘Settimana Santa’ di Cianciana torna a rappresentare la Passione di Cristo. Per l’occasione il paese dell’entroterra agrigentino si fa, dal 14 al 15 aprile, palcoscenico di una narrazione che unisce teatro e religione.
Un’ unione che si celebra sul territorio fin dal 1870 quando per quaranta giorni, dalla Quaresima alla Pasqua, tutti gli anni fino al 1940, si rappresentava in luoghi chiusi l’opera in versi “Mortorio dell’Orioles”. Dopo la guerra, il teatro popolare religioso ciancianese riprende la sua attività e nel 1968 il lavoro scenico si sposta all’aperto – per le vie di una trasformata Cianciana/Gerusalemme – con lo scopo di coinvolgere tutti i cittadini. La nuova formula drammaturgica viene poi ripresa dalla ‘Settimana Santa’, associazione senza scopo di lucro nata nel 1994 e oggi affiliata all’Associazione Nazionale Europassione per l’Italia, aderendo al progetto di candidatura “la Rete delle Passioni di Cristo in Europa”, per la salvaguardia delle Rappresentazioni Sacre come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco.
Quest’anno la Settimana Santa di Cianciana – forte dell’aiuto volontario dei cittadini che diventano attori, comparse, costumisti e scenografi – propone a tutta la comunità e ai turisti in visita una nuova versione della ‘Sacra Rappresentazione Vivente della Passione di Cristo’ che si muove tra tradizione e innovazione. E se la tradizione va sempre onorata – confermata la cifra stilistica che vede l’impiego di costumi e scene fedeli agli eventi – l’innovazione va sempre ricercata come ci conferma Gerlando D’Angelo, presidente dell’Associazione Settimana Santa.
A questo ci pensa anche la sceneggiatura firmata da Marika Sciurba che rielabora sapientemente i quattro vangeli per adattare gli istanti più salienti della vita di Cristo alla messa in scena, incontrando il consenso dei partecipanti: “Vedo nei loro occhi – ci racconta Marika – la voglia di continuare a fare sempre di più e spesso sono proprio loro che mi spronano a fare meglio, ad approfondire il mio lavoro”.
Tra le più grandi novità c’è sicuramente la direzione artistica del noto attore e regista Gaetano Aronica. L’agrigentino Aronica dopo tanti anni ritorna sul sentiero delle origini; sentiero ricco di ricordi legati all’infanzia e alla madre ciancianese:
“I miei ricordi di Cianciana sono legati al periodo più bello dell’anno per un bambino: l’estate. Mi ricordo le estati passate in campagna, mi ricordo lo scatenarsi della fantasia davanti alle strade di campagna dove passavano i contadini con le mule, mentre io e mio fratello costruivamo archi e frecce per giocare agli indiani. È un ricordo che amo custodire perché puro e pulito che si ricollega alla memoria di mia madre, della mia famiglia. È soprattutto legato alle radici, a una bellissima natura che è tipica della nostra Sicilia”.
Ma quello di Gaetano Aronica è un ritorno anche alla Rappresentazione della Passione – che vedeva da piccolino – grazie all’incontro casuale e fortunato con la ‘Settimana Santa’:
“L’incontro è avvenuto casualmente. Ho incontrato Gerlando [il Presidente ndr] davanti al bar, non ci conoscevamo, e ci siamo messi a parlare di questo progetto. Ho accettato l’incarico per motivi sentimentali, legati ai miei ricordi d’infanzia, ma anche per motivi culturali perché è un’iniziativa di grande spessore”.
Novità che porta innovazione. Per questa edizione 2022, Aronica si mostra fedele al richiamo della tradizione ciancianese, ma sempre coerente con la creatività tipica della sua professione:
“Cerco di rispettare questa tradizione codificata; non si può intervenire a gamba tesa cambiando tutto, le tradizioni vanno riscoperte nella loro interezza, ma il mio mestiere è anche creatività. Cerco di portare avanti progetti teatrali utili agli spettatori, legate alle domande attuali pur attraverso storie passate. E in questo senso interverrò sulla rappresentazione dando, ad esempio, grande spazio alla figura della donna, a una rappresentazione in grado di guardare quello che sta succedendo in questo momento”.
Sbirciando le prove della Settimana Santa, ci si è presentata davanti una squadra di lavoro coesa: da un lato attori amatoriali pronti a mettersi in gioco, dall’altra un professionista che condivide la sua esperienza teatrale con lo scopo di unire arte e umanità:
“Ho trovato un gruppo di persone vario, persone molto interessanti, ognuna con la sua storia. Facce straordinarie che sarebbero piaciute sicuramente a Pasolini e a Sciascia. A volte si trova più verità in una persona artisticamente e filosoficamente pulita che in una persona apparentemente farcita di nozioni; io preferisco la gente semplice. Quando si fa arte non bisogna dimenticare l’aspetto umano”.
Dalla storia e dalle tradizioni bisogna sempre saper attingere per non dimenticare. Come ci ricorda anche Gaetano: “Le storie che arrivano dalla grande tradizione religiosa sono intramontabili e soprattutto sono storie stupende che bisogna ogni tanto ricordare”.
E condividendo lo spirito artistico di Aronica, l’Associazione ‘Settimana Santa’ lancia, dal 14 al 15 aprile, il suo appuntamento con la Rappresentazione Sacra per riscoprire la Passione e per rivivere insieme la storia, la nostra storia.
Articolo di europassioneitalia.com