Martedì 6 febbraio, presso l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia di Roma, la cittadina di Cianciana ha stilato un protocollo d’intesa con altre 27 città italiana, distribuite in quasi tutte le regioni d’Italia, e con l’associazione “Europassione per l’Italia“, per completare il dossier della proposta di candidatura al riconoscimento del “Patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco” delle manifestazioni religiose e in particolare per Cianciana dei sacri riti della “Settimana Santa”.
A sottoscrivere nella capitale la richiesta sono stati il presidente dell’Associazione Settimana Santa Gerlando D’Angelo e Francesco Martorana che ha rappresentato il comune con delega de sindaco a firma congiunta. La pratica per ottenere il riconoscimento ha preso l’avvio nel 2016 con un percorso burocratico inteso ad ottenere il prestigioso riconoscimento Unesco. Cianciana, assieme ad altre due associazioni di Caltanissetta e di Trabia, rappresenta a livello nazionale la Sicilia.
L’associazione, che è nata nel 1994, conta decine e decine di rappresentazioni in provincia e all’estero, con circa 150 personaggi, viventi e in costume d’epoca, che hanno fatto rivivere la Passione di Cristo a Cianciana, Agrigento, Lampedusa, Gela, Caltabellotta e, in Francia, a Rive-de-Gier, nella Loire dove c’è una colonia di emigrati ciancianesi. Attori, comparse e tecnici sono già al lavoro per la prossima Pasqua.
«Il protocollo d’intesa – afferma Gerlando D’Angelo – darà origine ad un accordo di valorizzazione e alla “Rete dei Sindaci delle Passioni di Cristo” che ha l’obiettivo di sostenere le azioni di tutela e di salvaguardia in favore del peculiare elemento identitario della cultura della tradizione italiana ed europea trasmessa per secoli delle comunità locali nelle forme di teatro e dei riti legati alla Settimana Santa».
Articolo di Emanuela Minio